I luoghi di George Gordon Byron nel Veneto

Il lord che parlava veneziano

George Gordon Byron e Venezia

Considerato da molti uno dei massimi poeti britannici, Lord Byron è stato un uomo di spicco nella cultura del Regno Unito durante il secondo Romanticismo, del quale è stato l’esponente più rappresentativo con John Keats e Percy Bysshe Shelley.

Dopo il fallimento del suo matrimonio, George Gordon Byron decise di lasciare l’Inghilterra e nel pomeriggio del 10 novembre 1816 giunse all’albergo Gran Bretagna di Venezia dove gli era stato riservato un appartamento affacciato sul Canal Grande. A soli ventotto anni, aveva scelto Venezia come suo rifugio. La città lagunare divenne una seconda patria.

Durante questo periodo, Lord Byron frequentò il famoso Caffè Florian in Piazza San Marco, già uno dei più rinomati Caffè letterari dell’epoca, frequentato da Carlo Goldoni, Silvio Pellico, Charles Dickens, Wolfgang Goethe e molti altri.

Aurora Soranzo accompagna il lettore in un viaggio letterario e biografico sui luoghi vissuti e descritti dal grande poeta inglese.

I luoghi di George Gordon Byron nel Veneto

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Venezia mi piace tanto quanto mi aspettavo, e mi aspettavo molto. È uno di quei luoghi che conosco prima di vederli, e che più mi ha stregato, dopo l’Oriente.

Amo la malinconica gaiezza delle gondole e il silenzio dei canali. Non mi dispiace perfino l’evidente decadimento della città, anche se rimpiango la singolarità delle sue usanze scomparse; ne sopravvivono ancora, tuttavia; sta per arrivare anche il carnevale.

San Marco, ma in realtà tutta quanta Venezia, di notte specialmente è pieno di vita.
I teatri non sono aperti fino alle nove, e la gente vi arriva ancora più tardi. Tutto ciò è di mio gusto; ma ai vostri nostalgici compatrioti manca per lo più il fracasso delle vetture da nolo senza il quale non riescono a dormire.

Ho preso in affitto ottime stanze in una casa privata: incontro a volte quelli che vi abitano […]; mi sono trovato una gondola; leggo un po’ e fortunatamente tempo fa ho imparato a parlare italiano (con disinvoltura più che con correttezza). Così, per curiosità, studio il dialetto veneziano, ingenuo, tenero, curioso, e niente affatto classico; […] mi sono innamorato, il che, salvo cadere in canale (e sarebbe inutile perché so nuotare) è la cosa migliore (o peggiore) che potessi fare.

George Gordon Byron

Un libro storico che descrive in modo capillare la personalità del poeta inglese trasformando la lettura da preziosi fatti storici in un piacevole romanzo scorrevole. Consigliato.

Stefania

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Lettura scorrevole con lati inediti su Byron nel suo soggiorno in Veneto!
Consigliato!

Giada

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Pensavate di sapere tutto su Lord Byron?
Ebbene Aurora attraverso le vicissitudini di Byron a Venezia racconta con dettagli raccolti in una lunga ricerca fatti curiosi, luoghi magici, momenti romantici della lunga permanenza di Lord Byron a Venezia.
Particolarmente toccante l’isolamento volontario di Byron nella bellissima isola di San Lazzaro degli Armeni (dove tutt’ora potete visitare e vedere la biblioteca da dove si accede alla sala detta “di Lord Byron).
Da leggere centelinando pagina dopo pagina, dove Aurora oltre a Byron tratteggia come il pennello del Tintoretto una Venezia (sebbene alla fine della sua grandezza) ancora fulgida e ricca di tesori.
Vivamente consigliato!

Maurizio

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